Note: Questo non e768; un libro di critica letteraria. Non e768; una biografia. Non e768; un romanzo. Non un reportage di viaggio e nemmeno un omaggio a D.H. Lawrence. O meglio: non e768; niente di tutto questo ed e768; tutto questo contemporaneamente. E768; il risultato di anni di preparazione e impegno, anni che Geoff Dyer ha passato a studiare, prendere appunti e girare il mondo in pellegrinaggio nei luoghi di Lawrence, cercando di dar corpo al ritratto di uno dei suoi autori di culto. L’esito e768; un elogio e insieme un lamento sulla procrastinazione, il male oscuro che quotidianamente fagocita i nostri progetti, e che Dyer qui eleva a forma d’arte. A Roma lo vediamo barcamenarsi tra il caldo torrido che opprime la citta768; e la difficolta768; a trovare il giusto cornetto integrale. In Grecia e768; vittima di un incidente mentre sfreccia in motorino sui tornanti di Alonissos. In Sicilia, cercando la villa di Lawrence a Taormina, non riesce a capire il motivo per cui i frutti di mare sono cosi768; apprezzati. Ogni minimo passo in avanti nella ricerca su Lawrence diventa l’occasione per una digressione – letteraria e biografica – che lo allontana dall’obiettivo e regala a noi questo oggetto non identificabile e non incasellabile che e768; Per pura rabbia. Per pura rabbia e768; dunque un fallimento – il fallimento nel portare a termine un «sobrio saggio accademico» –; ma il frutto dell’insuccesso si rivela, come in un fortunato esperimento alchemico, qualcosa che supera ogni aspettativa: un’opera straripante che racconta il cortocircuito prodotto dallo scontro tra ambizione e realizzazione; la fusione perfetta di arte e vita; la manifestazione del piu768; esemplare ossimoro letterario: un libro sull’impossibilita768; di scrivere un libro. |